Lettere ai cittadini sul Passante TAV? Sarebbe meglio risparmiare i francobolli.

Il giorno 22 maggio c'è stata un'audizione del presidente dell'Osservatorio Ambientale del Passante AV, ingegner Giacomo Parenti, da parte della III commissione del Comune di Firenze.
Al Comitato NO TUNNEL TAV di Firenze l'unica notizia degna di nota di quell'incontro è parso che non c'è niente di nuovo sul progetto TAV.
La lettera che sarebbe inviata a circa 3000 cittadini, le cui residenze sono nei pressi dei tunnel, è una ennesima operazione puramente mediatica. Come ha detto l'ingegner Parenti in audizione, l'Ufficio Nodo del Comune di Firenze ha assunto, con fondi provenienti dalle Ferrovie dello Stato, 4 giovani ingegneri geotecnici in relazione ai rischi di subsidenze (cedimenti del terreno con danni agli immobili). Un organo di controllo avrebbe preso questi professionisti per fare una valutazione del progetto che adesso è paralizzato dal sequestro ordinato dalla Procura per l'inadeguatezza della fresa che avrebbe dovuto scavare.
Invece i quattro giovani ingegneri saranno utilizzati per “rendere comprensibili ai cittadini” gli aspetti tecnici del progetto; “la responsabilità della progettazione resta tutta di FS e Nodavia” ha detto Parenti, “il Comune si limita a prendere i dati forniti dai costruttori per farli conoscere ai cittadini”.
Tradotto in parole semplici significa “aria fritta”. Un progetto contestato, dai rischi dimostrati e ignorati anche dallo stesso Osservatorio Ambientale, bloccato per vicende vergognose sia tecnicamente che moralmente, avrebbe bisogno di ben altro che di una “traduzione” del linguaggio tecnico ad uso dei cittadini.
Molti tecnici di documentata professionalità (prof  Crespellani, prof  Vannucchi, ing Perini per fare solo alcuni nomi) hanno pubblicamente e ripetutamente dichiarato che le previsioni di subsidenze nella realizzazione dei tunnel fatte dai progettisti sono altamente sottostimate. Nessuno ha mai controbattuto in maniera documentata alle ricerche fatte, anzi un silenzio vergognoso è sempre stato mantenuto su questo tema.
L'iniziativa di “informare” i cittadini ritenuti a rischio è solo un'operazione mediatica in cui si mimano controlli che non ci sono; si prendono acriticamente i dati dei progettisti e costruttori senza nessuna  verifica.
Intanto nessuno ricorda, ma pochi mesi fa a Napoli in via Chiaia si è avuto un crollo, sulla A3 vicino a Reggio Calabria si sono avuti tre grosse voragini, in questi giorni a Palermo i lavori del Passante Ferroviario sono fermati per danni a decine di edifici; sono tutti lavori analoghi a quelli dei tunnel fiorentini.
I cittadini non si sentiranno sicuri finché questo progetto assolutamente insostenibile non verrà definitivamente sepolto.

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