Comunicato stampa
TAV: gli dei accecano coloro che vogliono perdere
“Quos vult Iupiter perdere, dementat prius”, gli dei accecano coloro che vogliono perdere, dicevano gli antichi; al Comitato No Tunnel TAV di Firenze pare che questo antico proverbio ben si addica alla situazione creatasi dopo la missione romana del Presidente della Regione Enrico Rossi e del Sindaco Dario Nardella, che sono tornati felici della riconferma dei tunnel anche se la stazione non si farà. Una soluzione tecnicamente incomprensibile, un non senso per i trasporti, frutto evidente di mediazioni di basso livello di chi ha dimostrato di aver totalmente fallito nelle politiche dei trasporti in Toscana.
La cecità pare una caratteristica decisiva della classe politica toscana e fiorentina davanti al tema urbanistico e delle grandi opere in particolare. L’idea dell’urbanistica contrattata ormai è dilagata, gli interessi collettivi sono solo argomenti retorici, ciò che si tutela sono soprattutto gli appetiti voraci di speculatori e costruttori; con loro si deve contrattare, i cittadini sono solo fastidi da evitare.
Cecità è quella che dimostra Rossi nell’incaponirsi con un tunnel che non si sa a cosa possa servire se non porta ad una stazione, che continua a parlare di un progetto ormai morto e sepolto sotto un’alta coltre di vergogna.
Cecità è quella di Nardella che, dopo aver giustamente sparato sul progetto di Passante, pare aver fatto marcia indietro e sembra accettare un fantasioso tunnel sotto Firenze.
Cecità è quella di tutti, dal Governo in giù, a non voler dire una parola sullo sperpero delle risorse pubbliche che si è fatto finora: almeno 800 milioni sono stati buttati per scavare trincee, paratie, montare e smontare frese, realizzare solai di una stazione che non nascerà mai. Nessuno chiede conto di questo furto realizzato ai danni dei contribuenti, nessuno fiata se ancora oggi fervono i lavori alla defunta Foster e le betoniere si affannano a scaricare il loro cemento inutile.
Cecità è quella davanti al marcio che è emerso dalle due inchieste della magistratura sul progetto TAV fiorentino e che vedrà partire il processo a dicembre.
Cecità è quella che pretende oggi la “separazione dei flussi AV da quelli dei pendolari”, mentre in passato ci hanno ammorbato le orecchie cantando le lodi dell’alta velocità all’italiana che sarebbe addirittura “alta capacità”, cioè la possibilità di far passare tutti i treni su quei binari veloci. Queste contraddizioni stridenti non vuol vederle nessuno?
Cecità è quella di voler continuare a ignorare i destinatari delle infrastrutture cioè i cittadini che le devono usare, andare avanti come automi cantando sempre il solito ritornello che tutto si fa per i pendolari, mentre si spende soprattutto per le frecce utilizzate dal 10% di viaggiatori.
Cecità di questa classe politica è quella di non voler vedere che la fiducia nei partiti è prossima allo zero, che i cittadini, anche se non sono tecnici ferroviari, hanno cominciato a capire che, dietro le parole dette per oltre venti anni a Firenze, c’è solo vuoto e ingordigia.
Commenti
lavori...vedi tav
il nostro comitato è nato su un tema specifico e ci occupiamo soprattutto di ferrovie, i problemi delle geotermia sono abbastanza lontani da Firenze. Ma siamo molto coscienti che i temi si collegano tutti: infatti siamo in contatto e in collaborazione con i comitati della Piana che si occupano di inceneritori e aeroporto, siamo parte della Rete dei Comitati (http://www.territorialmente.it/) che si occupa molto anche di geotermia, soprattutto sull'Amiata.
Noi da soli non possiamo fare nulla, ma ci sforziamo di collaborare con tutti i gruppi in lotta contro progetti sbagliati e devastanti perché abbiamo chiaro che la logica delle "grandi opere inutili" risponde solo agli interessi del sistema politico economico che ci sta dissanguando e non alle reali esigenze dei cittadini.
Ad oggi che i lavori ai Macelli stanno andando a pieno regime è facile ipotizzare che siamo vicino agli 800, ma molto probabilmente al di sopra.
Siamo insomma quasi al quadruplicamento dei costi!
Noi crediamo che le persone non abbiano presente la gravità e la follia di questa situazione.
Ceccarelle ha detto che a fronte di un valore lavori di 220 milioni sono stati pagati alle ditte costruttrici 760 milioni! prima dell'estate.
Le Ferrovie, che gestiscono molti miliardi di contributi statali, hanno speso ormai 800 milioni di euro a fronte di lavori del valore 4 volte inferiore!!!
La TAV italiana, quella da Torino a Napoli, è costata 10 volte il preventivo iniziale. La TAV italiana costa almeno 6 volte quella francese o spagnola.
La tranvia fiorentina costa, solo a preventivo, più di 4 volte la media europea!
Non se lo chiede come mai?
Le sembra normale?
Ci stanno derubando alla grande!
I soldi li ha pagati TUTTI RFI (soprattutto soldi pubblici) a Nodavia che è la società di scopo creata a suo tempo da Coopsette e adesso controllata da Ergon Engeenering a sua volta controllata da Condotte SpA.
RFI ha pagato 800 milioni per i lavori del valore di 220 milioni. Le sembra normale?
Poi parte di quei soldi presi da Nodavia saranno certamente finiti anche ai subappaltatori come Vangi, Trevi ecc. per i lavori fatti.
Che ci siano stati ritardi nei pagamenti da parte di RFI è un altro capitolo. Ma la vergogna di aver finanziato prima una cooperativa fallita e poi un colosso monopolista come Condotte resta.
Ritrovare questi dati non è facile, vengono tenuti spesso nascosti, se li diffondiamo è perché crediamo sia giusto che le persone sappiano.
Se lei ha altre fonti ce le dica e cambieremo opinione! Noi continueremo ad libitum a smontare le sue affermazioni perché ci risultano sbagliate e non documentate.
Quanto a "conoscenza delle norme basilari sui Lavori Pubblici" abbiamo i nostri consulenti piuttosto preparati.
La nostra opposizione all'opera non è nata da preconcette "posizioni politiche", abbiamo valutato il progetto (con tecnici molto affidabili) e ne abbiamo tratto delle ovvie e disastrose conseguenze politiche. Affermare che abbiamo fatto il contrario ci offende e non corrisponde al vero.