Le visioni di Giani

 

Le dichiarazioni del Presidente della Regione Eugenio Giani rilasciate ieri in Consiglio Regionale sui lavori TAV lasciano molto perplessi: "...sta andando avanti l'appalto per la stazione e le altre opere da un 1,1 miliardi. Quindi quello che concordammo in quello che io chiamo il 'patto delle Ferrovie' fatto nel luglio dell'anno scorso, sta funzionando… Ho visto molta vitalità. I lavori sono in atto, vi è un continuo via vai di camion che entrano nella stazione di Campo di Marte, quindi i tempi che Rfi aveva previsto per il funzionamento della talpa e l'inizio dello scavo possono essere rispettati".

Il Comitato No Tunnel TAV si chiede dove Giani abbia visto “vitalità” e “via vai” di camion, perché nel cantiere di Campo di Marte, nella parte visibile, per ora tutto tace.

Nei giorni passati il cantiere lungo via Campo d’Arrigo è stato praticamente deserto, nella tarda mattinata del 1 febbraio si è visto un gruppo di persone, presumibilmente ferrovieri per un sopralluogo, che passeggiavano sulla strada di servizio chiacchierando, e il passaggio di un camion vuoto*.

In seguito il cantiere ha continuato ad essere un ordinato deserto.


 L’ottimismo ostentato da Giani per la ripresa dei lavori probabilmente si scontrerà presto con la realtà, troppe sono le cose da affrontare e risolvere, a cominciare dal consolidamento degli edifici previsti e di cui non c’è traccia di cantiere.

Sempre a Campo di Marte troneggia ancora il cartello di cantiere che indica come si tratti solo di “mantenimento cantiere e monitoraggio, acquisizione di dati propedeutici all’inizio dei lavori”.

Insomma l’impressione è che le parole di Giani siano ancora l’ennesimo annuncio che cade nel vuoto e nel dimenticatoio, ma non per i cittadini che abitano nelle zone che dovrebbero essere interessate dallo scavo.

Il Comitato si rende conto che in questo momento ci sarebbero da seguire cose più serie di queste chiacchiere: siamo praticamente in guerra, in Europa; in Toscana ci sono minacce ecologiche come l’inquinamento da Keu, nelle città, nel porto di Livorno, attorno agli inceneritori esistenti; c’è la bomba ecologica e potenzialmente esplosiva del rigassificatore di Piombino e di Livorno… Ma anche una cosa di nessuna importanza come queste chiacchiere che non stanno né in cielo né in terra sono un segno del livello della politica toscana. Un segno preoccupante.

* le foto inserite sono state scattate il 1 febbraio 2023

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