ASSEMBLEA DEI CITTADINI A RISCHIO TAV

L’Associazione No Tunnel TAV, derivazione diretta dell’omonimo Comitato, constata che le previsioni infauste fatte negli anni passati si stanno concretizzando per le persone che vivono nei pressi del percorso dei tunnel.

Appare evidente la necessità di informare la cittadinanza dei rischi esistenti e sottostimati, ma soprattutto per invitarla a organizzarsi. Sperando che i problemi legati allo scavo restino a livelli non disastrosi e non si verifichino dinamiche criminali come nel cantiere dell’Esselunga di via Mariti, anche trovarsi a danni nella propria residenza o luogo di lavoro può essere un grosso disagio, cambia la qualità della vita, la può rendere un inferno come talvolta stiamo già verificando.

Per questo abbiamo invitato lo studio legale con l’avvocato Giacomo Baldi ad una

assemblea cittadina che si terrà

mercoledì 21 febbraio 2024 alle ore 21.00

presso la sala della Parrocchia dell’Ascensione

in via Giovanni da Empoli 2B (zona liceo Leonardo da Vinci)

Le esperienze di cui siamo a conoscenza ci ricordano i contenziosi senza fine che queste opere si sono trascinate lasciando spesso i danneggiati a compensazioni insufficienti; da non sottovalutare lo stress, per una normale famiglia, di trovarsi invischiata in processi lunghi e complessi, molto costosi.

Già i primi segnali avvertiti con i danni ad un edificio in via Botticelli, la prima residenza impattata dallo scavo, non sono rassicuranti: il Sindaco, che minimizza volendo tranquillizzare, fa invece crescere la paura nelle persone. Dire che “le attività procedono regolarmente… gli edifici hanno registrato valori che sono al di sotto delle soglie di attenzione” vuol dire riconoscere che i danni verificatisi sono normali, previsti e che tutte le zone attraversate saranno soggette a fenomeni simili!

C’è da tener conto che RFI, le Ferrovie dello Stato, il Consorzio Florentia hanno a disposizione stuoli di ingegneri, geologi, studi legali per tutelare i propri interessi di costruttori.

I cittadini e le cittadine cosa hanno? Un sindaco che distribuisce camomilla? Un Presidente della Regione che ci dice che la macchina scavatrice non è dove ci sono danni? Un Osservatorio Ambientale, nominato dal Ministero dell’Ambiente, presieduto dal Direttore generale del Comune che ci pare non osservi nulla, che non si capisce dove e come siano reperibili i dati disponibili? Un Ministero dei Trasporti il cui responsabile, Matteo Salvini, è venuto a benedire questo cantiere come il futuro glorioso di Firenze?

Gli abitanti, se vogliono una speranza, devono costruirsela da soli, organizzarsi in Associazione o altra struttura simile, dotarsi INSIEME di uno staff di legali, tecnici che monitorino in continuazione i cantieri, che abbiano pieno accesso alla documentazione, che archivino i dati dei cantieri in maniera tale da poter difendere i danneggiati.

Tutto questo ha dei costi. Le istituzioni e soprattutto i committenti e gli esecutori dell’opera devono contribuire economicamente alle spese cui la cittadinanza è condannata; anche questa situazione è già un danno effettivo già esistente che deve essere compensato.

Inoltre quali contratti di assicurazione esistono a tutela della cittadinanza? Nei documenti messi sul sito del Nodo di Firenze non ce n’è traccia. Questi devono non solo essere resi pubblici, ma devono prevedere rimborsi immediati senza dover ricorrere ad estenuanti processi come è avvenuto finora.


 

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