Per Giani i tunnel TAV fanno bene a tutto, come il vecchio grasso di marmotta



 

Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze legge ancora una volta le dichiarazioni del Presidente Eugenio Giani. Molte di queste sembrano prestampate da anni e dicono sempre le stesse cose, alcune brillano per la loro involontaria ironia, come quella a seguito dei forti ritardi avvenuti a causa di un guasto a Roma.

Oggi il Presidente, sempre presente e pronto a magnificare ogni tunnel ovunque questo sia, coglie l’occasione di quei disagi dicendoci che a Firenze "quando sarà pronto tutto, quello che è accaduto stamani [a Roma] non accadrà più".

I tunnel TAV saranno la panacea per tutti i mali? Ci sarà forse un esorcismo preventivo di qualche sciamano che impedirà eventuali guasti? Fin’ora i guasti purtroppo si presentano un po’ dappertutto, recentemente le linee AV cominciano ad esserne colpite piuttosto spesso. I tunnel TAV ne saranno esenti?

Al Comitato è venuto in mente come nei vecchi film western c’era sempre un vecchietto imbonitore che prometteva miracoli col suo grasso di marmotta, garantiva guarigioni da emicrania, stitichezza, colpi della strega, giradito, calcoli renali… I tunnel di Firenze paiono analoghi dalle parole di Giani: con i tunnel tutto sarà risolto, non si avranno problemi, tutti vivranno felici e contenti.

I problemi invece ci sono e non sono risolti, sono solo taciuti da Giani stesso e dagli ingegneri e ingegnere delle ferrovie: siamo sicuri che tutto andrà bene realizzando un progetto dove manca il piano di emergenza?

È dal 1995 che si dice che i lavori sarebbero stati fatti presto e bene, oggi si promette settimanalmente il 2028 come fine lavori; siete sicuri? Non è che si tace troppo sul ritardo negli scavi che al momento è di otto o nove mesi?

Perché si dice che non ci sono più pericoli se i più gravi saranno soprattutto con lo scavo della seconda galleria?

Perché si tace dell’analisi costi benefici che considera la stazione lontana da Santa Maria Novella un grave danno trasportistico?

Come mai non si dice nulla del fatto che la collina che dovrebbero costruire a Cavriglia non sta in piedi se non la riempiono di cemento? Doveva essere la collina di una parco, sarà un parco sul cemento!

Il grasso di marmotta di Giani sta diventando rancido.

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