Alta Velocità, la conoscenza si forma dal basso

'Infrastrutture senza pianificazione' è l'eloquente titolo con cui l'Università di Firenze ha organizzato una giornata di studio e di dibattito sulle grandi opere fiorentine legate all'Alta Velocità insieme alle realtà della società civile impegnate per una mobilità sostenibile. L'iniziativa avrà luogo mercoledì 13 dicembre a Firenze presso l'Aula Magna della Facoltà di Architettura in via Micheli 2 e avrà il merito di affrontare in maniera scientifica e autorevole i danni passati e presenti legati alla costruzione della TAV in Mugello e i potenziali guasti all'ecosistema della città di Firenze che potrebbero scaturire dalla costruzione delle due gallerie di sette chilometri ciascuna sotto la città e della nuova stazione sotterranea.

Dopo l'esperienza della Val di Susa, che ha visto crescere la consapevolezza dei rischi e degli impatti dell'opera, determinando la opposizione delle popolazioni, anche a Firenze ci si muove per fare un po' di luce su un progetto – il sottoattraversamento del capoluogo toscano – che sta per essere appaltato nella totale mancanza di informazione e di trasparenza, senza una progettazione definitiva e senza una reale valutazione di alternative che pure esistono, con una sola certezza: l'impatto ambientale, urbano ed economico sarà pesantissimo.

La giornata di studio del 13 dicembre è articolata in due sessioni. La mattinata sarà dedicata alla valutazione di uno studio sugli effetti ambientali della tratta nel Mugello, il pomeriggio è prevista la presentazione dei primi risultati del lavoro del Gruppo di Studio costituitosi presso la Facoltà di Architettura fiorentina (che si concluderà entro febbraio) e una discussione su aspetti generali legati alla realizzazione dell'Alta Velocità.

Parteciperanno alcuni protagonisti dell'esperienza valsusina, esponenti di associazioni ambientaliste, delle forze politiche impegnate su questo tema – Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo -, docenti dell'Ateneo fiorentino, esperti nazionali ed esponenti dei movimenti locali.

Ecco il dettaglio del programma


Firenze, 13 Dicembre 2006, ore 10.00
Aula Magna Facoltà di Architettura, via Micheli, 2

Ore 10.30 - Prima parte: Incontro di studio
"La lezione del Mugello. Presentazione degli studi sugli effetti ambientali
e paesaggistici della linea ferroviaria ad Alta Velocità nel Mugello"
Saluto di Raimondo Innocenti, Preside della Facoltà di Architettura
Introduce e coordina Alberto Ziparo. Presentazione dello studio, Silvano Fabrizio. Discussant: Teresa Crespellani (Università di Firenze), Stefano Lenzi (WWF Italia), Osvaldo Pieroni (Università della Calabria), Giorgio Pizziolo (Università di Firenze), Antonio Ferrentino (Presidente Comunità Montana, Bassa Val di Susa, Simona Pognant, Sindaco di Borgone Val di Susa (Coordinamento Sindaci NOTAV), Piera Ballabbio (Circolo Legambiente Mugello), Ugo Boghetta (Responsabile nazionale trasporti PRC).

Ore 13.30 Pausa e buffet

Ore 15.00 - Seconda parte: Assemblea-dibattito
"La TAV e il sistema dei trasporti nazionali e locali: sostenibilità, impatti, partecipazione"
Saluto di Raffaele Paloscia, Direttore del Dipartimento di Urbanistica e Pianificazione del Territorio
Coordina Maurizio De Zordo. Partecipano i relatori della mattinata e inoltre: Giancarlo Paba (Rete Nuovo Municipio, Università di Firenze), Manlio Marchetta, Vittorio Maschietto, Vincenzo Abruzzo, Perla Gianni, Paolo Celebre, Antonio Fiorentino, Monica Maioli, Adalgisa Rubino, Franco Poli, Daniela Anceschi (Gruppo di studio sulla TAV), Monica Sgherri (Gruppo PRC Regione Toscana), Sandro Targetti, Tiziano Cardosi (Comitato Contro il sottoattraversamento TAV di Firenze), Ornella De Zordo (Consigliere Comunale di Firenze), Roberto Budini Gattai, Carlo Carbone (Università di Firenze), Guglielmo Ragozzino (Il Manifesto), Mario Bencivenni (Coord. Comitati Cittadini).

Commenti

Anonimo ha detto…
A me sembra che una giornata di studio unilaterale, e cioè cui partecipano solo persone che la pensano più o meno nello stesso modo (no alla tav) non sia molto costruttivo. Per avere una reale conoscenza delle cose, sarebbe bene far partecipare non solo protagonisti dell'esperienza valsusina, esponenti di associazioni ambientaliste, delle forze politiche impegnate su questo tema – Rifondazione Comunista e Unaltracittà/Unaltromondo -, docenti dell'Ateneo fiorentino, esperti nazionali ed esponenti dei movimenti locali; ma anche tecnici che hanno lavorato in altri cantieri, ingegneri progettisti della tav. Il confronto, amici miei, è l'unico modo per fare le cose in maniera ragionevole.
v.marchionni
Anonimo ha detto…
I convegni come quello del 13 servono molto. Fanno emergere dati che altrimenti i cittadini nonn conoscerebbero, chiariscono le idee.
Il confronto è un altro momento. Lo abbiamo chiesto agli amministratori. Pare ce ne sarà uno a metà gennaio con alcuni capigruppo in Regione. Ma Martini rifiuta ogni confronto.
Anche con Di Pietro abbiamo provato.
Speriamo in futuro di poter interloquire.
TC