Resoconto incontro con alcuni consiglieri regionali il 23 genaio 2007

Lo scorso martedì 23 gennaio si è tenuto alla sala est-ovest un incontro sul passaggio dell’Alta Velocità a Firenze. Appuntamento interessante, e molto partecipato, di cui facciamo un sommario resoconto per chi non è potuto intervenire. La particolarità, e la rilevanza dell’incontro stava nel fatto che il Comitato contro il sottoattraversamento aveva invitato al confronto 4 consiglieri regionali: esponenti di rilievo dei tre partiti della sinistra critica (Dalla Pina del PRC, Bruno del PdCI, Lupi dei Verdi), ed il Presidente della Commissione ambiente Erasmo D’Angelis.
Prima di entrare nel merito, notiamo che su un tema così importante per la città le uniche occasioni di informazione e di confronto sono quelle organizzate dal movimento: nei quartieri, all’università, con i consiglieri regionali. Ancora una volta le istituzioni, il governo di città e regione, il ceto politico che ci amministra, si limitano a prendere decisioni nel chiuso di stanze riservate comunicandole poi a mezzo stampa, dimostrando una volta di più la distanza che ormai li separa dai cittadini: distanza che da troppo tempo chiediamo di ridurre.
Il tema del dibattito è noto: un progetto – i 7 km di tunnel – che sembra di avvio imminente, una opposizione che cresce: quali le posizioni delle forze politiche regionali, con una maggioranza non così coesa e una sinistra critica che potrebbe trovare posizioni comuni?
Alcune risposte sono venute: il Presidente della Commissione afferma che ormai i giochi sono fatti: “siamo praticamente in fase esecutiva”, possiamo solo vigilare per fare le cose per bene evitando danni; Rifondazione conferma una opposizione da sempre tenuta ferma, ribadendo la proposta nazionale di moratoria sulle tratte non cantierate; il PdCI, con il responsabile nazionale trasporti, afferma che il sottoattraversamento non rappresenta una priorità, e su questo e sulla sua efficacia chiede una verifica; anche i Verdi sembrano non considerare chiusa la partita, spostando l’attenzione al livello nazionale, anche per la questione delle risorse, che forse ci sono e forse no, sicuramente sono poche.
Il Comitato ha ribadito con forza la propria posizione: non è mai troppo tardi per evitare un errore, decisioni già assunte in passato possono, anzi devono essere riviste, se pregiudicano la sicurezza di un territorio. Una opposizione motivata, e che riscuote sempre più consensi con la diffusione delle informazioni fra i cittadini:
un intervento con forte impatto ambientale, del resto non precisato perché la valutazione è fatta sul progetto preliminare – ricordiamo cosa ha detto ai magistrati il responsabile TAV per la tratta FI-BO, l’ingegner Polazzo: «Scavando, ci siamo resi conto che tutta una serie di valutazioni di impatto ambientale non erano precise, che gli effetti su fiumi, sorgenti, torrenti erano diversi da quelli previsti …”; un intervento costosissimo che immobilizza in 7 km una quantità di risorse che sarebbero necessarie per interventi non rimandabili di ammodernamento e messa in sicurezza di molti tratti della rete ferroviaria regionale; un intervento che può essere evitato ottenendo gli stessi risultati con un adeguamento e potenziamento delle infrastrutture di superficie esistenti.
Con gli interventi del pubblico che riempiva la sala, si chiude una iniziativa utile e importante: ci rivedremo in altri appuntamenti, le argomentazioni del no sono forti e fondate, la mobilitazione continua.

Commenti

Anonimo ha detto…
Secondo me siete pazzi a contestare un'opera del genere! Come fate a sostenere il potenziamento dei binari di superficie? Ma avete mai dormito nelle vicinanze di una ferrovia??? L'attraversamento in sotterranea sarà una benedizione per questa città! I lavori non saranno assolutamente invasivi, in quanto totalmente sottoterra oppure circoscritti nelle aree ferroviarie. Sicuramente saranno infinitamente minori rispetto alla ben più impattante Tramvia, totalmente in superficie e sulle strade urbane. E per i pendolari? Ma avete visto gli schemi del futuro servizio metropolitano GRAZIE all'attraversamento TAV? Eurostar ed Intercity trasitaranno rapidamente e separatamente, altrimenti sarà sempre impossibile offrire un servizio per pendolari degno di una città europea. E per farlo, ancora una volta, servirà il tunnel TAV. E voi lo contestate? Sono allibito. Tralasciamo il discorso di immagine cittadina per ospitare una stazione moderna e d'avanguardia di un architetto come Norman Foster, che darebbe a Firenze qualcosa per essere orgogliosi di attuale e non solo dell'epoca rinascimentale.
Carissim* amic*,
se fosse venuto alle nostre assemblee avrebbe capito il perché del nostro no alla tav in città, magari non condividendolo, ma saprebbe perché preferiamo il passaggio in superficie.
Sappiamo che i treni sono rumorosi, ma non esistono già? E non continuerebbero anche dopo? Le velocità che hano adesso e avrebbero in futuro non sono tali da aumentare il rumore. E non è che i treni nel tunnel sarebbero più veloci: il tunnel è progettato in maniera tale da non consentire velocità superiori a 70 km/h (alla faccia dell'alta velocità).
Abbiamo visto il progettodi sottoattraversamento: gli InterCity non passertanno nella nuova linea, ma solo i treni ancora da costruire.
Contestiamo il concetto stesso di AV perché prevede linee separate tra treni diversi. QUesto non potenzia il trasporto, anzi riduce l'elasticità del sistema. Le faccio un esempio: una linea a 4 binari è come un'autostrada a 4 corsie in cui i treni possono andare indifferrentemente su tutti i binari; una linea tav affiancata da una normale è come costruire un muro sulle corsie in modo da trasformarli in vicoli, veloci, ma non flessibili. Il sistema nel complesso si impoverisce.
Le ricordo che un sistema con 4 binari è davvero capace di grande capacità, con pochi aggiustamenti strutturali sarebbe possibile un aumento della potenzialità delle ferrovie del nodo. Ci sarebbe addirittura la possibilità di un nuovo binario tra Firenze CM e Firenze SMN/Rifredi, sempre in superficie.
Il problema dei pendolari è che mancano carrozze, locomotori, manutenzione e ferrovieri. I soldi che si spenderebbero nel costruire il tunnel potrebbero essere usati per velocizzare le attuali linee che sono ancora con velocità ottocentesche.
La stazione di Foster è bella, ma questo non è sufficiente per giustificarne la costruzione in un centro storico. Firenze non è carente di monumenti di cui andare fieri, ma i rischi idrogeologici di un tunnel li metterebbero a rischio. Non lo diciamo noi, ma il progetto stesso delle FS che abbiamo letto.
Il progresso vero è altra cosa che non battere record di velocità.
Con l'augurio di salutarla di persona la saluto.
Tiziano Cardosi
Anonimo ha detto…
@Tiziano Cardosi: mi piacerebbe molto potermi esprimere a favore/sfavore del sottoattraversamento, ma se c'è una cosa che devo dire è che (a mio parere) c'è poca informazione riguardo ai progetti, riguardo a dove e come passerà il tunnel, riguardo a dove sarà posiziona la stazione Firenze Belfiore e fino a dove si estenderà. Le sarei grato se pubblicasse su questo blog un chiaro e dettaggliato sommario (imaparziale) del progetto che ha letto.