UNA BRUTTA ESPERIENZA DI DEMOCRAZIA CHE NON C'E'

Il 26 marzo 2009 non è stata una bella giornata per le centinaia di cittadini che avevano richiesto una sessione aperta del Consiglio di Quartiere 5 (quello di Rifredi).
Quella che doveva essere la presentazione del progetto di potenziamento delle ferrovie in superficie si è trasformato in uno spettacolo che ha lasciato allibiti i partecipanti.
Elenchiamo quanto avvenuto.
  • Avevamo chiesto una seduta aperta del Consiglio di Quartiere, invece è stata fatta una sessione di una Commissione. Il che non è solo questione di forma, perché in democrazia il rispetto delle regole è sostanza.
  • Non era nemmeno presente la Presidente del Quartiere 5, la signora Collesei. Non sappiamo se assente giustificata, nessuno ne ha nemmeno accennato.
  • Erano assenti anche i rappresentanti delle Ferrovie che tanto dovrebbero dire e spiegare ai cittadini di Firenze, visto che sono loro i committenti dell'esecuzione del maledetto tunnel sotto la città. Anche questo è un pessimo segno del livello di civiltà raggiunto.
  • Il rappresentante del Comune ha passato la serata come un fantasma su una sedia senza dire una parola.
  • L'atteggiamento del Presidente della Commissione (non abbiamo capito nemmeno quale fosse) era di evidentissima insofferenza e ostentava uno smanioso desiderio che la riunione finisse prima possibile.
  • Dopo l'esposizione che abbiamo fatto del progetto alternativo al tunnel e dopo i ringraziamenti di rito agli espositori, ci sono stati degli interventi da parte di alcuni esponenti della maggioranza tesi a provocare le persone presenti. E' stata adottata la classica tecnica di voler far finire in gazzarra una riunione con cittadini preoccupati per il futuro loro e della città: lanciare accuse di voler fare propaganda elettorale, supporre secondi fini alla richiesta della riunione, eccetera. Tutte le volte che qualcuno dei presenti sbottava in esclamazioni scandalizzate ecco che gli oratori si ammantavano di vittimismo e si lamentavano di non poter parlare. Quando nessuno li interrompeva si rivolgevano personalmente alle persone che ritenevano più irascibili per provocarne la reazione. Una tattica pietosa della peggior politica che ricordiamo.
  • L'atteggiamento del Presidente della Commissione, che doveva essere quello di moderare e ordinare gli interventi, lo potremmo definire “sbracato”; lasciava che il dibattito prendesse mille rivoli e si formassero capannelli ognuno intento in differenti conversazioni, rispondeva o giocava col telefonino facendo capire che niente gli interessava, tanto che un consigliere lo ha fermamente ripreso dicendogli di fare il suo dovere i moderatore.
La riunione è comunque terminata senza che i provocatori potessero dire che i cittadini convenuti erano antidemocratici e avevano impedito lo svolgersi del dibattito. Quanto ai contenuti sul tema non c'è nulla di nuovo da dire: non vogliono nessun confronto perché non hanno alcun argomento, solo slogan che si sciolgono nel dibattito come fiocchi di vene al sole di agosto.
Il 26 marzo 2009 è stata una brutta giornata; i presenti al Quartiere 5 hanno avuto un duro colpo nella loro fiducia nelle istituzioni.

Commenti