Comunicato stampa dei promotori dell'appello
"La grande opera da realizzare è la sicurezza per chi lavora e viaggia"

Firenze, 29 luglio 2009
Ad un mese dal disastro ferroviario di Viareggio una serie di soggetti politici e di comitati lancia un appello ai Ministri del Tesoro e dell'Economia, dei Trasporti e Infrastrutture, ai Presidenti di Regione Toscana e Provincia di Firenze, al Sindaco di Firenze perché la mole enorme di risorse che vengono destinate alle grandi opere, spesso pericolose come il sottoattraversamento AV di Firenze, vengano destinate alla manutenzione dei rotabili e delle linee, a garantire la sicurezza dei lavoratori dei trasporti, al trasporto dei pendolari che è in condizioni sempre più miserevoli.
I cittadini che condividono questo appello potranno firmarlo sul sito
http://www.firmiamo.it/appello-per-la-sicurezza-ferroviaria

info 338 3092948

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Al Ministro dell'Economia e Finanze
Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
Al Presidente della Regione Toscana
Al Presidente della Provincia di Firenze
Al Sindaco di Firenze

La “grande opera” da realizzare è la sicurezza per chi lavora e viaggia

Abbiamo ancora negli occhi le immagini del disastro di Viareggio e nel cuore il dolore per tanta sofferenza scaturitane.
Questa sciagura non è giunta improvvisa: ben tre incidenti simili erano avvenuti nel mese precedente l'esplosione della cisterna di gpl, tutti in Toscana. Non si può parlare di caso, ma di accettazione di livelli di rischio troppo alti.
Crediamo che la causa di questa tragedia non sia solo la fatalità, ma che ci sia anche la responsabilità di chi, in questi anni, ha perseguito una politica dei trasporti profondamente sbagliata.
  • Aver privilegiato la scelta di grandi infrastrutture, spesso dalla dubbia utilità, con costi spropositati e con impatti ambientali insostenibili.
  • Aver sistematicamente ridotto la manutenzione sulle linee e nel parco veicoli per ragioni di bilancio.
  • Non aver adeguato i locomotori e le linee tradizionali - quelle non ad “alta velocità” - alle norme di sicurezza più alte.
  • Aver abbandonato il traffico locale in condizioni sempre più precarie.
  • Aver ridotto in maniera esasperata il numero dei ferrovieri, averne ridotto le squadre di lavoro, aver desertificato intere linee in cui le stazioni sono desolatamente e pericolosamente vuote.
  • Aver compresso e vanificato, fin quasi ad azzerarle, le caratteristiche di sicurezza di materiali e infrastrutture.
Per questo chiediamo che sia abbandonata questa politica vecchia e si ricominci a rilanciare la funzione delle Ferrovie dello Stato come garante della mobilità pubblica, non come strumento di interessi economici.
Un primo segno di questo cambiamento potrebbe essere la riassunzione del macchinista Dante De Angelis, reo di aver fatto il proprio dovere di “responsabile della sicurezza”; reo cioè di aver denunciato carenze nella sicurezza dei treni.
Un altro importante segno che chiediamo è che si inizi a dirottare la mole enorme di risorse destinate alle “grandi opere” verso tutta le rete dei trasporti, in modo che i benefici della moderna tecnologia non vadano solo a poche migliaia di viaggiatori tra le grandi città, ma ai milioni di cittadini che ogni giorno hanno bisogno di muoversi in sicurezza per lavoro, per studio, per diletto.
Proprio da Firenze può arrivare un grande segnale di svolta con l'abbandono dell'inutile, dannoso e costosissimo progetto di sottoattraversamento AV per realizzare più comode e confortevoli soluzioni di superficie.

Promotori
Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze
Gruppo Tecnico Dipartimento Urbanistica Università degli Studi di Firenze
Rete Toscana dei Comitati per la Difesa del Territorio
Italia Nostra
Perunaltracittà
PRC segreteria provinciale Firenze
Associazione per una Sinistra Unita e Plurale di Firenze
Comitato Cittadini per Firenze
Lista Firenze 5 Stelle
SDL
CUBtrasporti

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