Comunicato stampa

Un gruppo di cittadini che vivono nei dintorni del parco dei Macelli, dove dovrebbe sorgere la nuova stazione dell'Alta Velocità, hanno scritto un lettera aperta al sindaco per dire tutte le loro perplessità
e timori nel caso dovessero iniziare i lavori di scavo.
La lettera è stata consegnata lunedì 12 in occasione della prima seduta del nuovo Consiglio Comunale.
Di seguito il testo della lettera.

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Lettera aperta
Al Sindaco di Firenze Matteo Renzi
p.c.
Al Prefetto di Firenze
Al Presidente Osservatorio Ambientale
All'Assessore regionale Territorio e Infrastrutture
Al presidente del Quartiere 5

Siamo cittadini che viviamo nella zona di viale Corsica, Via Circondaria, Via Gordigiani, Via Mariti, Via dell’Arcovada, Via Zeffirini (tutti quindi del quartiere 5).
Sappiamo che nei prossimi mesi inizieranno nell’area ex macelli i lavori per l’alta velocità e quindi la nostra zona si trasformerà in un grande cantiere.
Sappiamo che è previsto il passaggio di centinaia di tir al giorno per movimentare un milione di metri cubi di scarto prodotto dagli scavi per la costruzione della stazione sotterranea (progetto Foster) Sappiamo che lo scavo della stazione sotterranea raggiungerà e taglierà la rete di canalizzazione dei numerosi corsi d’acqua che scendono nel sottosuolo da Nord verso il Mugnone.
Sappiamo che lo scavo scenderà fino alla falda idrica, creando un reale rischio di dissesto per tutti gli edifici del quartiere, addirittura di effetti di bradisismo Sappiamo che i lavori comporteranno effetti dirompenti in termini di inquinamento atmosferico ed acustico.
Sappiamo che i nostri figli subiranno tutto questo in quanto alunni della scuola Rodari (50 metri dal mega cantiere) e scuola Rosai (80 metri dal mega cantiere).
Sappiamo che i nostri figli, gli anziani e tutti i residenti della zona non potranno più frequentare il giardino di Via Danti , che seppur insufficiente per le esigente del quartiere è comunque uno dei pochi punti di aggregazione poiché diverrà una mega rotonda per i camion che vi passeranno attorno.
Sappiamo invece che la qualità della nostra vita sarà distrutta.
La tutela della qualità della vita dei cittadini e della loro salute dovrebbe essere il principio ispiratore dell’azione dei nostri governanti. Non sappiamo per quali gravi ed eccezionali motivi tale principio non è oggi rispettato.
Per questo vogliamo essere ascoltati e informati.
Per questo chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto per discutere l’organizzazione dei lavori, valutare il loro impatto, individuare soprattutto soluzioni alternative.
Se questo non ci verrà garantito ci opporremo fermamente all’inizio dei lavori e saremo pronti a prendere tutte le iniziative che pensiamo necessarie per impedire tutto ciò.

Firenze, 11 luglio 2009

Un gruppo di cittadini abitanti e residenti nel Quartiere 5

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