Chiarezza sull'alta velocità, dopo la manifestazione

Comunicato stampa del Comitato contro il sottoattraversamento TAV di Firenze

A giudicare dalle parole dell’Assessore Mattei in Consiglio Comunale, il successo della manifestazione di sabato scorso e le precise richieste dei cittadini non cambiano di una virgola la posizione della Giunta: conferma dei tunnel sotto Firenze, nessun confronto pubblico sulle soluzioni alternative al sottoattraversamento (alla faccia della partecipazione!). L’unica novità di rilievo resta la contrarietà alla Stazione Foster.

Ma anche questo impegno viene contraddetto e reso poco credibile dalla prosecuzione dei cantieri nell’area Macelli: chiediamo ancora una volta e con urgenza al Sindaco di imporre lo stop agli abbattimenti, come in via Zeffirini, ed ai lavori di escavazione, non solo per evitare danni e spese inutili, ma soprattutto per non trovarsi di fronte al fatto compiuto, sotto la pressione evidente dei forti interessi in campo (imprese e quanti non intendono cambiare niente dei progetti originali, come Governo e Regione).

E’ giusto e doveroso cancellare questo camerone inutile e devastante ai Macelli (454 metri per 50 e circa 30 metri di profondità) in una città che dispone già di sei stazioni, ma questo rimette in discussione anche i due tunnel, progettati così proprio in funzione di quella stazione sotterranea, con un impatto sociale ed ambientale fortissimo in termine di alterazione della falda e stabilità di centinaia di edifici. Per questo diciamo NO al progetto di sottoattraversamento!!

Da tempo riteniamo che la soluzione più celere, meno dannosa e costosa sia rappresentata dal passaggio in superficie, con adeguato potenziamento del nodo ferroviario, dirottando le risorse risparmiate sul trasporto regionale, sulla sicurezza-qualità del servizio ferroviario e su una diversa mobilità in tutta l’area metropolitana. (vedi Studio di Fattibilità del Gruppo Tecnico dell’Università di Firenze).

Non possiamo assistere da spettatori alla trattativa ristretta tra Renzi, Matteoli, Martini, Barducci e Moretti, o a improbabili procedure “partecipative”, formali e burocratiche, che mortificano la voglia di contare dei cittadini: rivendichiamo l’apertura immediata di un vero confronto pubblico sulle diverse soluzioni alternative al sottoattraversamento, coinvolgendo la cittadinanza, le assemblee elettive e i tecnici interessati come avviene del resto in varie città europee.

Insieme a tutti i soggetti promotori, proseguiremo nelle iniziative e nella mobilitazione sui tre obiettivi della manifestazione di sabato scorso, sollecitiamo tutte le realtà interessate a portare il proprio sostegno e contributo.

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