Prossimo presidio
La cooperazione torni al suo spirito solidaristico
Presidio di cittadine e cittadini davanti alla sede della Lega delle Cooperative per chiedere che la Coopsette, vincitrice della gara per la realizzazione del progetto di sottoattraversamento AV di Firenze, receda dai lavori e ritorni allo spirito originario che vide nascere la cooperazione in Italia, come strumento di difesa collettiva dei lavoratori.
Venerdì 12 marzo 2010 - ore 17.00
Largo Fratelli Alinari, 21
(nei pressi della stazione di Santa Maria Novella)
NO AI TUNNEL TAV
Commenti
Noi è da tanto che abbiamo smesso.
Chi le scrive ha smesso di farlo quando si è accorto che lo spirito di cooperazione per cui suo nonno rischiò il confino è diventato connivenza con i peggiori costruttori in odor di mafia.
Noi saremo davanti alla lega delle cooperative a ricordar loro quello che erano e a dire a tutti quello che sono diventate.
Se questo la diverte un risultato lo abbiamo ottenuto.
Sappiamo di quanti subappalti si possono vantare queste grandi opere e di come i soldi che lo stato spende vengono ridistribuiti a amici e compari.
Se invece di perdere tempo al computer un giorno venisse a confrontarsi con noi capirebbe che se fossero fatti i lavori davvero utili alla città e con le modalità che chiediamo le spese sarebbero molto minori e i posti di lavoro sarebbero molte migliaia.
Una caratteristica delle grandi opere è di prevedere interventi che richiedono poca manodopera, con un controllo stretto dell'esecutore, tale da consentirgli la manipolazione dei costi.
Lo capisce quanti posti di lavoro si possono fare con 3 miliardi di euro? Per questo tunnel se ne prevedono solo 450? Ma è una cosa che grida scandalo!
Quanto alle condizioni economiche miserrime in cui siamo ridotti mi pare che le responsabilità politiche siano da imputare a diversi fattori, uno dei quali, molto importante, è la categoria delle imprese (come le cooperative) che si ritagliano fette di mercato protetto, garantito, assistito e sostanzialmente parassitario come le grandi opere. Fenomeno particolarmente grave in Italia . Per farle capire le imprese costruttrici in Europa hanno nei loro bilanci circa il 25% destinato al costo del lavoro; in Italia questa percentuale scende tra il 3 e l'8%. Questo significa che queste imprese sono soprattutto scatole vuote, contenitori da cui transitano soldi in un groviglio di appalti e subappalti da far venire le vertigini.
Se siamo in mutande mi pare che anche i “padroni buoni” come le coop abbiano delle responsabilità.
La ringrazio perché ci dà l'opportunità di spiegare molti aspetti legati alla nostra opposizione al tunnel di Firenze.
Siamo sempre di più...
Siamo ogni giorno di più...
In questo video del 11/01/2010 il Sindaco dice che il progetto della stazione sotterranea è priva della "VIA" valutazione impatto ambientale regolamentata da leggi regionali.
Ma è possibile questo in un progetto di questa portata?
Saluti Davide
La VIA fu fatta sulla stazione progettata da Zevi in altro luogo, spostata verso viale Belfiore.
Poi la Sovrintendenza negò la'utorizzazione per tutelare la "palazzina del Mazzoni" che sarebbe stata abbattuta.
Una delibera ministriale stabilì che la VIA fatta per la stazine Zevi andasse bene anche per la stazione di Foster ai Macelli.
E' una procedura illegittima.