Comunicato stampa

Lunedì 26 luglio 2010 sarà presentato alla sezione fiorentina della Corte dei Conti l'esposto promosso dal Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze per evidenziare i rischi di danni erariali derivanti dalla eccessiva onerosità del progetto di tunnel e stazione sotterranea rispetto a quello di superficie, dei rischi di lievitazione dei costi, dai danni ambientali che si avranno.
Mercoledì 28 luglio 2010 sarà presentato in Tribunale il ricorso fatto, in base all'articolo 1171 del c.c. di denuncia di nuova opera e 700 c.p.c., dalle 103 famiglie che hanno deciso di opporsi in prima persona alla realizzazione del sottoattraversamento AV di Firenze.
Questo ricorso chiede al giudice di fermare i cantieri per la realizzazione dell'inutile infrastruttura perché sicuramente porterà danni importanti a molte centinaia di edifici, molti di più dei 277 dichiarati dai costruttori. I tecnici che hanno collaborato a stilare le perizie di parte hanno calcolato che il bacino di suolo interessato dai cedimenti nella fase di scavo sarà molto superiore e il livello di rischio arriverà anche ad essere tre volte quello previsto dai costruttori; proporzionalmente aumenterà il numero degli edifici a rischio.
Nei 277 edifici elencati dalle FS non sono nemmeno presenti quelli che saranno interessati all'abbassamento o all'innalzamento della falda, fenomeno che interesserà soprattutto la zona tra via Mannelli e i viali di circonvallazione, tra via Campo d'Arrigo e viale dei Mille, tra viale Corsica viale Redi e via Mariti, la zona attorno a via del Romito, tutto il quartiere del Lippi, la zona del Sodo e delle Tre Pietre. Interi pezzi di città saranno interessati da questo inutile terremoto programmato. Il numero degli immobili interessati da questi scavi supererà abbondantemente i 1000 (mille) edifici per arrivare probabilmente a 1500. Queste cifre non sono sparate a caso, ma frutto di un attenta valutazione tecnica del progetto.
Lo studio delle interazioni che si avranno nella realizzazione dell'opera con gli edifici dei ricorrenti ha messo in evidenza che esistono notevoli carenze nella progettazione dell'opera; questi aspetti saranno studiati nelle prossime settimane e saranno resi pubblici quando il lavoro sarà terminato.
I cittadini che hanno fatto il ricorso contro il “Passante AV” non hanno solo tutelato la loro casa e la loro salute, ma hanno fatto un servizio prezioso a tutta la città, perché hanno permesso di venire a conoscenza delle vere dimensioni dei rischi di questa opera, nonché della sua inutilità per il sistema dei trasporti. I cittadini che hanno pagato per sostenere il ricorso e gli studi tecnici relativi, hanno supplito ai carenti controlli delle istituzioni pubbliche; questi cittadini possono dirsi fieri del loro senso civico e del servizio che hanno reso alla collettività, meno lo possono fare tutte le istituzioni preposte alla salvaguardia della città o le forze politiche impegnate in acrobazie verbali sulle meraviglie di una malintesa modernità.
Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV ha elaborato anche un ricorso (ad adiuvandum) per i cittadini residenti a Firenze che non hanno la loro dimora direttamente interessata dai lavori del Passante sotterraneo, ma vedono compromessa la propria qualità della vita. Mentre i proprietari sono tutelabili attraverso un’azione di denuncia di nuova opera (a norma dell’art. 1171 c.c.), i cittadini di Firenze che non hanno un interesse immediatamente compromesso dall’opera potranno sostenere la nostra vertenza mediante un ricorso in via d’urgenza a norma dell’art 700 c.p.c., potendosi configurare in questo caso “un pregiudizio imminente e irreparabile”, che rappresenta appunto il presupposto per ricorrere alla tutela ex art. 700 c.p.c. Anche tale norma consente di agire in via preventiva, cioè prima che il danno si verifichi, e, di conseguenza, consente di chiedere al Giudice sia la sospensione dei lavori, sia misure idonee ad evitare il temuto pregiudizio imminente e irreparabile. Il Comitato, per promuovere questa ulteriore azione, chiede un contributo di 50 €.
Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV chiede a tutti i politici fiorentini e toscani (funzionari, consiglieri di quartiere, comunali, provinciali, regionali, parlamentari) che si sono dichiarati contrari a questa opera, di partecipare a questo ricorso, di pubblicizzare la loro adesione dimostrando così, anche concretamente, la loro posizione.
Chiunque voglia aderire a questo ricorso “ad adiuvandum” può mettersi in contatto col comitato (335 8066014 - 338 3092948).
Lunedì 26 luglio 2010 la riunione del Consiglio provinciale sarà dedicata alle grandi infrastrutture e in particolare al Passante AV; il Comitato contro il sottoattraversamento chiede ai consiglieri che vogliono chiarezza su questo progetto di fare delle precise richieste:
  • Sapere con esattezza quali sono le autorizzazioni che mancano per l'avvio dei lavori
  • Chiedere che i lavori si fermino perché alcune opere nel cantiere di Campo Marte non sono propedeutiche, ma fatte per realizzare il pozzo di lancio delle frese, quindi senza autorizzazione
  • Chiedere il piano dettagliato di trasporto, stoccaggio, analisi e utilizzo delle terre che saranno scavate; esistono seri dubbi sulla correttezza delle procedure previste
  • La realizzazione del pozzo lancio frese a Campo Marte, secondo RFI, prevede la rimozione di 165.000 m3 di terra che saranno trasportati con camion nei prossimi mesi fino a febbraio 2011: si avrebbe il passaggio di 16.000 camion in uscita e altrettanti in ingresso al cantiere con una media di 160 al giorno: quali provvedimenti sono stati presi per il traffico, le polveri, i disagi per i residenti che vivono già avvolti da una continua polvere bianca?
A questo link è possibile scaricare, a titolo esemplificativo, immagini relative alla valutazione dei rischi per gli immobili della zona di via Don Minzoni.

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