La vicenda dei tunnel TAV di Firenze prende il sapore di omertà

Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze denuncia con sgomento l'ennesimo mancato confronto con i sostenitori del progetto di tunnel e stazione AV ai Macelli.
Il 29 settembre alla trasmissione “L'Inchiesta” condotta da Patrizia Menghini su RTV38, è venuta meno, all'ultimo momento, la presenza del consigliere regionale del PD Matteo Tortolini.
Il Comitato non vuol recriminare per un singolo caso di mancato incontro – l'assenza di Tortolini forse sarà giustificata – ma denuncia con forza la totale mancanza di qualunque tipo di confronto con i sostenitori dell'opera, specialmente con la maggioranza in Regione Toscana. L'invito a partecipare alla trasmissione era stato fatto anche all'assessore alle Infrastrutture Luca Ceccobao, al coordinatore settore infrastrutture PD nazionale Riccardo Conti, alle Ferrovie dello Stato; tutti hanno rifiutato.
Sono ormai cinque anni che il Comitato che si oppone al progetto di TAV in sotterranea ha tentato in ogni modo un dialogo con le istituzioni locali. E' stato concesso, nella passata legislatura, qualche consiglio di Quartiere aperto - imposto dal regolamento comunale -. ma alcuni di questi sono stati malamente boicottati dai relativi presidenti (Quartiere 1 e 5).
Ormai i cittadini hanno imparato a memoria la litania recitata stancamente da assessori e presidenti sull'”opera strategica”, sulla “necessità di liberare i binari per il servizio regionale” (ma dal prossimo gennaio il servizio regionale sarà ridimensionato!), sul fatto che “l'alta velocità non può saltare Firenze” (non si sono accorti che l'AV passa già da Firenze?). Tutti slogan che si vorrebbero solo discutere con i sostenitori dell'opera. Cittadine e cittadini del comitato sono apertissimi al confronto e se si dimostrerà loro che scavare due tunnel e una stazione sotto terra è utile a Firenze, che risolverà i problemi di mobilità, chiederanno scusa se hanno dubitato delle buone ragioni di chi sostiene il sottoattraversamento.
Ma un confronto e un dialogo ci deve essere! Rifiutarlo apertamente o con il silenzio è un'offesa anche allo spirito democratico di cui ci si vanta tanto in Toscana. La Regione, che ha passato anni nella discussione di una legge che dovrebbe favorire la partecipazione dei cittadini, si rifiuta di sedere accanto a persone che non hanno alcuna competenza scientifica o tecnica, ma solo la passione di capire cosa sta accadendo sotto le loro case, nell'aria che respirano, ai soldi delle tasse che pagano! E' una cosa da non credere.
Il Comitato contro i tunnel si sta convincendo che, all'interno delle istituzioni politiche regionali, all'interno delle Ferrovie, in Nodavia la consegna vigente è “TACERE SUI TUNNEL”, portare avanti la cantierizzazione (i lavori attuali dovrebbero essere solo per la realizzazione dei cantieri) e mettere le persone davanti al fatto compiuto, instillare la rassegnazione in chi sta maturando sempre più dubbi e contrarietà all'opera.
Se questo è il livello del dibattito e della politica fiorentina possiamo davvero dire “sotterriamoci tutti”.

Commenti

Anonimo ha detto…
Bellina la letterina al Signor Sindaco!
Ma l'avrà letta?
E soprattutto se la sentirà di andare controcorrente, (contro il muro dei DS)?
Non sarebbe la prima volta che lo fà, ma in questa occasione la posta in gioco è alta.
Ma "Parigi val bene una messa" e Firenze non è da meno.
La gente gli sarebbe grata al Berluschino, se facesse qualcosa veramente di sinistra, come quella di impedire ai voraci trapanatori di bucare la pancia della sua e nostra città.
In fondo un sindaco a cosa serve , se non a proteggere i cittadini e la città della quale è sindaco!
Credo che anche io, irriducibilmente contrario a questa ed ad altre follie, potrei un giorno adattarmi a prendere le tramvie!