comunicato stampa dopo la manifestazione

Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze dichiara tutta la sua soddisfazione per l'esito della manifestazione del 9/10, appunto contro la realizzazione di due tunnel e una stazione sotterranea assolutamente inutili e pericolosi.
Alla partenza in piazza SS. Annunziata si erano riunite poco meno di 1000 persone ma, subito dopo, via Martelli e via Cavour erano completamente riempite dal corteo e si potevano contare ben oltre 2000 partecipanti. La festosa e variegata manifestazione ha attraversato il centro davanti ad increduli turisti di tutti i paesi che si stupivano dell'assurdità a stramberia del progetto che si vorrebbe imporre a Firenze.
La presenza di Vandana Shiva alla manifestazione ha dato un segnale molto positivo, legando le sue battaglie per il diritto al cibo con quelle per la difesa del proprio territorio, in opposizione a chi agisce solo per il proprio profitto.
E' stata una giornata allegra, di festa, una dimostrazione che la vita in città può e deve essere una cosa meno grigia che sottostare alle decisioni di chi specula sul cemento.
La comunicazione che il Sindaco riceverà una delegazione dei manifestanti durante la settimana è stata valutata positivamente, segno che la capillare azione di informazione ha avuto il suo risultato.
Il Comitato stigmatizza ancora l'arte di arrampicarsi sugli specchi della giunta regionale che a sostegno dell'opera non ha altro che slogan stantii privi di ogni riscontro tecnico; riscontro che il Comitato chiede da anni, ma che viene assolutamente negato dai sostenitori dell'opera, visto il vuoto che caratterizza le argomentazione a favore dei tunnel.
Nella giornata di oggi domenica 10 ottobre il Comitato fa rilevare anche le telefonate ricevute da alcuni cittadini che si sono dichiarati indignati per la notizia riportata sulla stampa a proposito del servizio di psicologi a sostegno delle persone anziane colpite dall'ultima trovata della giunta regionale: quella sarcasticamente definita da una signora “sindrome da crepa temuta”. Tutti hanno fatto rilevare che si sono sentiti offesi alla notizia che il timore delle crepe e dei danni sia frutto dell'appannamento delle facoltà mentali di persone in là con l'età. Tutti hanno dimostrato una chiarezza nei contenuti dei loro timori che dovrebbe piuttosto far meditare assessori e consiglieri regionali: “Non temiamo solo per qualche crepa, ma denunciamo soprattutto l'inutilità dell'opera e i costi che avrà”. Segno che le denunce fatte in questi anni dal Comitato stanno diventando patrimonio comune tra i cittadini.

Commenti