TAV A FIRENZE APPELLO AL CONSIGLIO REGIONALE

8 giugno 2011
Una piccola delegazione di cittadine/i del Comitato contro il sottoattraversamento AV di Firenze ha consegnato un appello a tutti i consiglieri regionali all'inizio della seduta del Consiglio. Nel testo si chiede che lo sciagurato progetto TAV di Firenze venga ripensato e ridiscusso, prima che i danni concreti di quest'opera alla città e all'erario diventino ingestibili, per evitare la resa incondizionata della politica e della democrazia agli interessi dei costruttori.

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TAV A FIRENZE
NON C'E' PEGGIOR CIECO DI CHI NON VUOL VEDERE

Da anni un nutrito gruppo di cittadine/i si sono chiesti a cosa sarebbe servito il sottopasso ferroviario di Firenze e quali problemi avrebbe comportato. Per rispondere è nata una proficua collaborazione con tecnici, urbanisti, esperti di vari settori, con l'Università della nostra città.
Ne è nata una mole di documenti e studi confluiti poi in pubblicazioni, articoli, convegni, assemblee pubbliche che ha fatto chiarezza su molti aspetti oscuri del progetto più grande che abbia interessato Firenze dall'unità d'Italia.

Nel tempo sono emersi sempre più chiaramente i problemi legati a quest'opera:
  • è sostanzialmente inutile
  • ha costi enormi
  • ha rischi ambientali altissimi sia per gli edifici che per il patrimonio artistico creerà ulteriori problemi urbanistici
  • ha carenze normative gravissime
  • sono emerse lacune macroscopiche nella progettazione fino all'ultima “perla” che è stata evidenziata: non si è in grado di gestire la terra che verrà scavata perché è un rifiuto speciale e non può essere utilizzata per il progettato risanamento ambientale

Tutti questi problemi sono stati portati a conoscenza della cittadinanza con i limitatissimi mezzi a disposizione dei cittadini; sono state coinvolte anche le istituzioni, compresa la Regione Toscana, dove siamo stati ascoltati dalle Commissioni VI e VII pochi mesi fa.

A tutti questi sforzi sono seguite due cose soltanto: silenzio e slogan.
Il silenzio su un'opera del genere, con le lacune che esistono, mina la credibilità delle istituzioni e dello stesso principio democratico.
Degli slogan frusti e fuori da ogni realtà non vogliamo più sentire parlare:
  • dove sono i famosi “cantieri di cristallo”?
  • è stata fatta una discussione su quanto è stato presentato nelle audizioni?
  • dov'è che si sta facendo “presto e bene” se i problemi taciuti fanno slittare i lavori a tempi indeterminabili?
  • dov'è un progetto di potenziamento del trasporto regionale (240 treni sono stati promessi!) se all'orizzonte ci sono solo tagli, se ogni risorsa nei trasporti viene risucchiata da opere inutili come questo sottoattraversamento, se mancano soprattutto treni e ferrovieri, se non viene fatta nemmeno la manutenzione elementare che avrebbe evitato la strage di Viareggio?
  • dove sono i treni promessi sulle linee “liberate dai treni AV”, come sulla linea per Bologna?
  • dov'è l'”alta capacità” che doveva trasportare le merci da Livorno a tutta Europa?

Le ultime anomalie emerse in questo progetto impongono che il progetto sia completamente ripensato e ridiscusso: voler chiudere gli occhi ancora è impossibile. Per questo vi lanciamo questo ennesimo appello: per il bene di Firenze, per la dignità del sistema democratico, fermiamoci e ripensiamo tutto, prima che sia troppo tardi.

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