Guardando la devastazione ai Macelli con negli occhi le immagini del disastro in Liguria e Lunigiana.


Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze prosegue anche nella giornata odierna il presidio informativo nei pressi dei cantieri TAV in via Circondaria.
Le persone che passano dal gazebo posto a lato dell'ex centrale del latte sono molto più coscienti degli anni passati dell'inutilità dell'opera che si è iniziato a realizzare, quasi tutti si chiedono che senso ha gettare un fiume di denaro in quel cantiere pieno di gru e trivelle mentre l'Italia sprofonda nel fango e nell'acqua delle alluvioni sempre più frequenti e intense.
I cittadini presenti al presidio hanno contattato anche i lavoratori dei cantieri e dato loro una lettera in cui si spiegano le ragioni del loro no, ricordano che lavori come la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio, l'ammodernamento e la velocizzazione del trasporto pubblico regionale creano più posti di lavoro di opere faraoniche come i tunnel, posti di lavoro che restano anche dopo la chiusura dei cantieri.
Il disastro in Liguria e in Lunigiana chiamano in campo anche la Giunta Regionale Toscana che non può continuare a chiacchierare di sicurezza e lasciare che lo scempio economico e urbano del Sottoattraversamento TAV vada avanti. I fiumi di fango che hanno invaso la Lunigiana sono un atto di accusa verso chi vuol ignorare il problema.

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