Il Comitato NO TUNNEL TAV risponde al presidente della Regione Enrico Rossi che pare diventato un NO TAV
Il Comitato NO TUNNEL TAV ha letto con
stupore il post del Presidente Rossi sul suo profilo di Facebook:
Il Comitato ha risposto dichiarandosi
disponibile, da subito, a ridiscutere tutti gli investimenti fatti da
Ferrovie dello Stato anche in Toscana.
Qui il testo che gli è stato inviato,
sotto il testo del Presidente Rossi.
Egregio Presidente,
siamo piacevolmente sorpresi nel
leggere questo post in cui si dissocia finalmente dalle politiche dei
trasporti del Governo. Quello che lei dice è quanto sosteniamo anche
noi, inascoltati anche da Lei, da anni. Siamo felici di averla tra i
“nostri”.
Le ricordiamo che anche a Firenze, in
Toscana, ci sono progetti che uccidono il trasporto pubblico
ferroviario: uno di questi è il sottoattraversamento AV di Firenze. Un miliardo e mezzo dichiarato (ma lo
sa anche Lei che i costi TAV in Italia sono aumentati 5, 6, 7 volte)
a fronte di poche centinaia di milioni in oltre 10 anni per il
trasporto regionale.
Le ricordiamo che l'idea di destinare
gli utili dei treni AV verso il “servizio universale” (regionale,
IC, merci...) era quanto promesso da tutti i governi che si sono
succeduti fin dall'epoca di Necci. Che erano menzogne alcuni ferrovieri lo
dicevano già negli anni '80.
Cogliamo al balzo l'occasione del suo
sfogo (condiviso) per dichiararle fin da subito la nostra
disponibilità a parlare di proposte alternative ai tunnel e alla
stazione che sta già creando problemi con la falda. Come
cittadine/i, assieme a tecnici volontari e all'Università della
nostra città, abbiamo elaborato una serie di interventi alternativi
ai tunnel. Con la stessa cifra si potrebbe potenziare tutto il
sistema ferroviario dell'area metropolitana, razionalizzare la
mobilità a Firenze, creare un semplice ed efficace sistema di treni
metropolitani e suburbani.
Troppe volte si risponde a chi propone
alternative nascondendosi dietro un dito: i fondi destinati dalle FS
alle linee TAV sarebbero un capitolo di spesa diverso da quello del
servizio regionale. Presidente, crediamo sia l'ora di drizzare la
schiena: le FS sono una SpA totalmente controllata dallo Stato, la
loro privatizzazione è una farsa, serve solo a far crescere opacità
nel suo operato. La politica può e deve pretendere che l'AD Mauro
Moretti faccia quello che la politica vuole. Se non viene fatto,
anche a scala toscana, vuol dire che il degrado delle FS è voluto e
accompagnato.
Un'ultima cosa, piccola, ma
significativa e nella direzione della sua indignazione: Moretti
promise un anno fa che la stazione di Santa Maria Novella sarebbe
stata dotata di una vera sala d'attesa, non di quelle seggiole messe
in mezzo agli spifferi nell'atrio partenze. Fa male vedere
l'esclusivo “club freccia rossa” per pochi vip e centinaia di
persone che vagolano o si siedono in terra in attesa del treno che
non arriva. Anche noi, tutte le volte che ci passiamo davanti,
abbiamo un conato di vomito nel vedere questa vergogna davvero
classista.
In attesa di una sua risposta la
salutiamo.
Comitato NO TUNNEL TAV
Ora mi sono davvero rotto le palle con
Trenitalia e con le politiche del governo per il trasporto regionale
su ferro.
Così, per usare le stesse parole usate
dal primo ministro Enrico Letta.
Ferrovie dello Stato ha realizzato nel
2012 utili per 380 milioni derivanti dall' Alta Velocità. E il
governo che fa?
Anzichè chiedere a Moretti di spendere
quegli utili sui treni regionali che fanno letteralmente schifo,
decide di fare un favore a NTV, cioè a della Valle e a Montezemolo,
e di ridurre di 80 milioni i costi dell' uso della infrastruttura
ferroviaria agli utilizzatori.
Nessuno ne parla, nessuno contesta e
ora sul Tirreno devo leggere che Moretti e il sottosegretario
D'Angelis parlano, addirittura attaccando le Regioni, dopo avere
tagliato i treni e dopo che da anni il governo ha abbandonato il
trasporto regionale su ferro.
Io propongo che gli utili di Ferrovie
dello Stato siano investiti sui treni regionali per migliorare le
infrastrutture e il materiale rotabile e aumentare le corse.
Anzi di più.
Propongo che si metta una tassa
progressiva sui treni dell' Alta Velocità per coloro che viaggiano
in prima classe, o come diavolo si chiamano business, vip, class e
altro ancora con queste parole idiote e classiste.
E i risultati di questa tassa, che i
nostri super super vip, class, buiness e altro ancora ben
incravattati e inamidati e profumati, sono certo pagherebbero ben
volentieri, siano destinati a migliorare il trasporto regionale.
Chi ha un pò di coscienza non può
provare che imbarazzo vedendo in stazione i treni dell' Alta
Velocità, moderni puliti, efficienti, con quattro, dico quattro
classi, e, accanto, sulla stessa piattaforma i treni regionali, in
ritardo, sporchi, vecchi, da cui scendono i lavoratori e gli
studenti.
Anche questo è il risultato delle
politiche di destra e classiste che si sono fatte in questi anni.
Ora si deve cambiare, se no sarà lotta
dura.
E io so da che parte devo stare.
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