Firenze, l'UNESCO, il Passante TAV


COMUNICATO STAMPA

Firenze, 21 novembre 2015

Firenze, l'UNESCO, il Passante TAV

È venuta finalmente alla luce la famosa lettera che l'UNESCO ha scritto al sindaco Dario Nardella in cui si esprimono tutte le preoccupazioni dell'autorevole istituzione sulle condizioni del patrimonio artistico e monumentale di Firenze il cui centro storico è “Patrimonio Mondiale dell'Umanità”.
La prima cosa da fare è ringraziare i/le cittadini/e che hanno segnalato tutti i problemi che affliggono la città; nel 2010 il Comitato No Tunnel TAV già aveva provato ad interessare l'UNESCO dei rischi che il progetto TAV rappresentava per il patrimonio fiorentino, ma la cosa non ebbe esito (http://notavfirenze.blogspot.it/2010/03/lettera-allunesco.html); siamo felici che questa volta i riflettori di chi vuol difendere un patrimonio di tutta l'umanità siano puntati su Firenze.
Il testo della lettera è molto chiaro, si tratta di una sostanziale bocciatura della politica fiorentina degli ultimi venti anni; in allegato ne forniamo versione tradotta.
Il sindaco tenta goffamente di coinvolgere i cittadini in una “maratona d'ascolto” che è la solita farsa in cui ad ascoltare sono solo i cittadini, mentre le decisioni importante si fanno addirittura fuori del consiglio comunale, nei salotti dove le lobbies dominano incontrastate.
Al Comitato No Tunnel TAV preme segnalare in particolare la bocciatura del progetto di Passante e l'auspicio di prendere in considerazione “soluzioni alternative”:
Inoltre sono stati e sono attivi in Firenze vari Comitati che sono contro tale progetto, nel tentativo di fermare i lavori, proponendo soluzioni alternative dettagliate per il passaggio dei Treni Alta Velocità in Firenze.
ICOMOS considera che il fermo dei lavori imposti dalle indagini giudiziarie e dai problemi tecnici rilevati, potrebbe fornire un’opportunità all’Italia di fornire ulteriori informazioni per questo progetto, inclusi altri dettagli tecnici e valutazioni di impatto, in modo da permettere una completa analisi degli effetti sull’eccezionale Valore Universale del Sito, prima che i lavori ricomincino.
Evidentemente le soluzioni di buon senso trovano ascolto ovunque tranne che nelle stanze del potere fiorentino e toscano. La lettera dell'UNESCO non inchioda soltanto Nardella alle sue responsabilità, chiama in causa anche la Regione Toscana che tanto ottusamente continua a perorare la causa di un progetto morto, sepolto da scandali e problemi tecnici che è semplicemente ridicolo voler risolvere.
Il Comitato No Tunnel TAV si impegna a fornire ad ICOMOS, la struttura tecnica dell'Unesco, le analisi e gli studi fatti che danno addirittura un quadro ben più grave di quanto sospettato nella lettera: ed esempio non sono citati i danni maggiori del 50% in caso di scavo con una sola fresa invece che con due contemporaneamente, l'”effetto deriva” che provoca maggiori cedimenti del terreno in corrispondenza delle curve dei tunnel (una delle curve è esattamente sotto i bastioni della Fortezza da Basso).
Adesso che il problema Firenze sta diventando, giustamente, di livello mondiale speriamo non si perda un'altra occasione.

Comitato No Tunnel TAV Firenze

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La traduzione della lettera UNESCO


Culture Section H.E. Sig.ra Vincenza Lomonaco
Division for Heritage Ambasciatore Delegato Permanente Italia all’UNESCO
Hotel de Gallifet
73, rue de Grenelle
75007 Parigi

Rif.: CLT/HER/WHC/7960/IT/AS/KR 27 Maggio 2015

Oggetto: Analisi tecnica di ICOMOS del rapporto sullo stato di conservazione della proprietà del Patrimonio Mondiale “Centro Storico di Firenze”

Egr. Ambasciatore,
in aggiunta alla nostra precedente lettera del 6 maggio u.s, le inviamo qui allegata una Revisione Tecnica di ICOMOS del rapporto sullo stato di conservazione della Proprietà del Patrimonio Mondiale “Centro Storico di Firenze”, presentate dalle Autorità italiane del Centro del Patrimonio Mondiale il 30 Gennaio 2015.

Secondo questa analisi l’ICOMOS raccomanda che ulteriore documentazione, inclusi i dettagli tecnici e la valutazione dell’impatto che tutti i progetti delle infrastrutture possono avere sulla proprietà del Patrimonio o sui loro interventi risolutivi, sia sottomessa dalle autorità Italiane, appena possibile, in modo che ICOMOS possa valutare tali progetti in dettaglio.
ICOMOS considera inoltre che, in funzione delle informazioni fornite, l’Italia potrebbe desiderare di invitare una Missione di Consulenti in loco per permettere agli esperti di ICOMOS di analizzare le misure di possibile mitigazione con particolare riguardo a vibrazioni e allagamenti causate dalle costruzioni sotterranee.

Chiedo alle autorità Italiane di presentare al World Heritage Centre tutta la documentazione richiesta e le informazioni che permetterebbero all’ICOMOS di valutare lo stato di conservazione dei siti sotto tutela.

Colgo l’occasione per ringraziarLa per la Sua collaborazione e supporto nell’ambito dell’implementazione della World Heritage Convention.
La prego di accettare, Egr. Ambasciatore, i sensi della mia più alta considerazione.

Kishore Rao
Director
World Heritage Centre
7, Place de Fontenoy – PARIGI

Allegato I
cc: Commissione Nazionale Italiana per UNESCO
Focal Point Nazionale per il Patrimonio Mondiale
ICOMOS Internazionale

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ICOMOS - International Council on Monuments and Sites
Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti
E’ un’organizzazione internazionale non-governativa, senza fini di lucro impegnata a promuovere la conservazione, la protezione, l'uso e la valorizzazione del patrimonio culturale mondiale.

Allegato alla Lettera UNESCO del 27/05/2015
ICOMOS Analisi tecnica
Patrimonio Centro Storico di Firenze
Stato Italia
ID proprietà 174
Data Iscrizione 1982
Criteri (i)(ii)(iii)(iv)(vi)
Progetto Rapporto sullo stato di conservazione a Gennaio 2015

1 Individuazione
Centro Storico di Firenze, Itala, iscritto nel 1982 con i criteri (i)(ii)(iii)(iv)(vi)
I progetti/problemi sotto valutazione in questa analisi tecnica riguardano:
  • la realizzazione delle linee tram passanti per il Centro Storico di Firenze
  • la realizzazione dei tunnel del Treno Alta Velocità sotto la Città di Firenze
  • la vendita di monumentali complessi pubblici o semi-pubblici (palazzi, conventi, così come la Rotonda Brunelleschi) ad azionisti privati e il loro cambio d’uso (es: per scopi residenziali)
  • la costruzione di due parcheggi sotterranei
  • la realizzazione programmata di un tram sotterraneo nel centro storico

2 Antefatto

La Dichiarazione di Eccezionale Valore Universale fu adottata nel 2014 nella 38^ Sessione del World Heritage Committee e affermò che: “Il Centro Storico di Firenze può essere percepito come un'unica realizzazione sociale e urbana, il risultato di una creatività persistente e di lunga durata che include musei, chiese, edifici e opere d’arte di incommensurabile valore. Firenze ebbe una travolgente influenza sullo sviluppo dell’architettura e delle belle arti, prima in Italia, e quindi in Europa. E’ all’interno del contesto di Firenze che il concetto del Rinascimento arrivò a concretizzarsi. Questo patrimonio conferisce a Firenze qualità storiche ed estetiche uniche”.

Sommario dei progetti sotto valutazione e problemi sollevati
Sin dall’inizio del 2014 il World Heritage Center ha ricevuto lettere concernenti diversi problemi interessanti il patrimonio, inclusi:
  • la costruzione delle linee del tram 2 e 3, che passerebbero vicino a monumenti importanti, in particolare la Fortezza da Basso, la Piazza S. Marco con la Chiesa e il Convento, l’area della Galleria dell’Accademia;
  • i piani per un tram sotterraneo, o “mini-metro”, sotto il Centro Storico (fermate previste nei maggiori punti di interesse del centro storico stesso);
  • la costruzione di due tunnel per il Treno Alta Velocità che collega Napoli a Milano. La traiettoria dei tunnel attraversa la proprietà del World Heritage sotto i bastioni della Fortezza da Basso e continua lungo i confini del patrimonio per qualche chilometro;
  • eccessiva pressione turistica, insufficiente gestione dei turisti e assenza di una strategia turistica che indirizzi i diversi tipi di visitatori, valutati attorno ai 16 milioni all’anno di pernottamenti.
  • la vendita e il cambio di destinazione d’uso e suddivisione di molti palazzi storici o complessi di proprietà pubblica o semipubblica, con particolare riguardo al Convento di Santa Maria degli Angeli, un importante complesso che presenta un’importante fase del Rinascimento alla quale è collegata la Rotonda Brunelleschi, un prototipo sperimentale a scala ridotta della Cupola di S. Maria del Fiore.

Documentazione consultata per questa analisi tecnica
Oltre alla documentazione ricevuta dal World Heritage Centre in febbraio 2015, ICOMOS ha esaminato la sezione II del periodico rapporto-questionario e il piano di gestione per la proprietà del WH.
Inoltre per ottenere qualche dettaglio in più sui progetti, la pressione del turismo e la vendita e trasformazione di complessi monumentali pubblici nell’ambito della proprietà del World Heritage, ICOMOS ha anche consultato i seguenti siti web:

Infine ICOMOS desidera far notare che le immagini incluse nel Rapporto dello Stato di Conservazione inviato dallo Stato Membro hanno una definizione di livello molto basso che le rende di difficile lettura ed è stato necessario per ICOMOS cercare informazioni addizionali da altre fonti.

3 Analisi
Le linee del tram 2 a 3
Il progetto fu reso pubblico già nel 2008, quando si tenne un referendum municipale per conoscere le posizioni della cittadinanza riguardo al progetto stesso.
I lavori per la costruzione cominciarono in maggio 2014. Uno dei tram – la linea 2 –passerà attraverso la proprietà del World Heritage vicino alla Fortezza da Basso, continua sul viale ad anello (che coincide con i confini della proprietà WH) per arrivare vicino all’Accademia, passando per Via La Pira, Piazza San Marco e Via Cavour. L’altra linea, la 3, arriverà alla stazione di Santa Maria Novella, senza entrare nella proprietà WH ma costeggiandola lungo la Fortezza da Basso.

Lo Stato Membro riferisce che la soluzione attuale per la linea 2 è il risultato di una modifica al progetto originale, che pianificava di passare a fianco del battistero e del Duomo, in modo da evitare il cuore del Centro Storico, in accordo con la richiesta di una Commissione Internazionale responsabile per il reperimento dei fondi necessari all’opera.

ICOMOS fa inoltre notare che, sulla base delle informazioni contenute nella lettera del 10 Marzo 2015 (ndr – lettera dei 16), e confermato dalle informazioni contenute nel sito http://mobilita.comune.fi.it/tramvia/, il tracciato del tram include tratti sotterranei.

ICOMOS nota che il Centro Storico di Firenze è soggetto ad allagamenti e la lettera del 10 Marzo 2015 informa anche che la situazione idrogeologica di larga parte della città, incluso il centro città, sono classificati con un grado di rischio molto elevato (R4). Queste particolari condizioni di rischio sono riportate nella documentazione come negli elaborati geologi, idro-geologi e idraulici allegati ai progetti per il tram e per i tunnel dell’Alta Velocità (vedi sotto).

Occorre che ulteriori informazioni siano provviste per questo progetto inclusi dettagli tecnici e valutazioni di impatto, in modo da permettere una completa analisi degli effetti sull’eccezionale sito di Valore Universale.

Progetto del Tram sotterraneo o mini-treno
La lettera di un gruppo di Cittadini di Firenze del Marzo 2015 a World Heritage Centre cita anche l'esistenza di alcuni piani per costruire una tramvia in sotterranea passante per il centro Storico di Firenze; la stampa Italiana conferma che questi piani esistono anche se non sono disponibili ulteriori dettagli. I media riportano anche che esistono alternative al sottoattraversamento, evitando il Centro Storico preferendo invece un itinerario sui viali di circonvallazione.
ICOMOS considera che tale progetto, specialmente in congiunzione con gli altri già approvati e in corso di implementazione, potrebbero avere un impatto potenzialmente negativo sul sito del Patrimonio Mondiale, dovuto agli scavi sotto il centro storico di Firenze, che si aggiungerebbe agli altri lavori sotterranei programmati e in parte già realizzati, come Alta velocità, traffico automobilistico e tram. Il livello di impatto sembra sconosciuto ad oggi.
ICOMOS inoltre nota che la pianificazione di una scavo su larga scala sotto il Centro Storico di Firenze, in aggiunta a quelle già pianificate (sotto la Fortezza da Basso e lungo l’anello interno dei suoi viali) potrebbe essere una minaccia alla stabilità dei monumenti Fiorentini sia durante i lavori sia in seguitoi a causa delle vibrazioni, ma specialmente per la modifica e l’equilibrio dei sistemi idrogeologico e geologico, a meno che non siano pianificate adeguate misure antivibrazione,
Occorre che ulteriori informazioni siano fornite per questo progetto inclusi dettagli tecnici e valutazioni di impatto, in modo da permettere una completa analisi degli effetti sull’eccezionale Valore Universale del sito

Tunnel Alta Velocità e Nuova Stazione ferroviaria
I tunnel del progetto sono connessi alla costruzione di una nuova Stazione dedicata ai Treni Alta Velocità separata dalla Stazione di Santa Maria Novella, nella quale i treni Alta velocità arrivano e partono oggi.

ICOMOS nota che per i lavori per i tunnel per l’Alta Velocità è già stato considerato che potranno avere un impatto negativo sull’integrità della Fortezza da Basso ed è previsto, per una porzione dei suoi bastioni, un monitoraggio continuo sullo stato della struttura prima dell’inizio degli scavi (http://osservatorioambientale.nododifirenze.it). Siamo informati dallo Stato Membro che attualmente i lavori sono stati fermati sia a causa di inchieste giudiziarie, sia per problemi tecnici.
Inoltre sono stati e sono attivi in Firenze vari Comitati che sono contro tale progetto, nel tentativo di fermare i lavori, proponendo soluzioni alternative dettagliate per il passaggio dei Treni Alta Velocità in Firenze.
ICOMOS considera che il fermo dei lavori imposti dalle indagini giudiziarie e dai problemi tecnici rilevati, potrebbe fornire un’opportunità all’Italia di fornire ulteriori informazioni per questo progetto, inclusi altri dettagli tecnici e valutazioni di impatto, in modo da permettere una completa analisi degli effetti sull’eccezionale Valore Universale del Sito, prima che i lavori ricomincino.
La pressione del turismo e il cambio di proprietà ed utilizzo di edifici monumentali pubblici
Nella lettera spedita in Marzo 2015 è riportato anche che 13 grandi edifici storici sono in vendita o sono già stati venduti, inclusa la Rotonda Brunelleschi e che il Piano Strutturale di Firenze (2010-2014) permette la sostanziale trasformazione, il cambio d’uso e la suddivisione di grandi palazzi o ex conventi religiosi: pare che le superfici del centro storico, soggette la trasformazione, eccedano i 110.000 mq e possano raggiungere i 200.000 mq.
Tale trasformazione potrebbe avere un impatto negativo sull’integrità di questi edifici e sulla percezione del loro originale uso e sul contributo all’intero panorama urbano di Firenze. ICOMOS considera che come Firenze fu iscritta sotto il criterio (i) come ”unica realizzazione artistica” e, dato che riflette lo sviluppo di principi architettonici che hanno avuto un’influenza mondiale, molti di questi grandi edifici appaiono essere capolavori di architettura che dovrebbe essere preservati come monumenti.
Occorre che ulteriori informazioni siano fornite per quanto riguarda la percezione della struttura complessiva in termini di approcci agli usi dei singoli edifici e di come sarà assicurata l'integrità dei suoi capolavori.

Sommario dell’Analisi

ICOMOS osserva che parecchi progetti di medie e grandi dimensioni potrebbero impattare sull’Eccezionale Valore Universale delle proprietà del Patrimonio Mondiale, i suoi attributi, la sua integrità e autenticità, sono stati pianificati molto tempo fa e/o iniziati SENZA informare in anticipo il Comitato del Patrimonio Mondiale (WHC) attraverso il suo Segretariato, come richiesto dal paragrafo 171 delle Linee Guida Operative.
ICOMOS nota che un grande numero di questi Progetti Infrastrutturali si riferiscono a lavori nel sottosuolo. Alcuni dei progetti sono direttamente sotto importanti monumenti (es: Fortezza da Basso), mentre altri progetti prevedono di passare in sotterranea sotto il Sito.
Dalle informazioni ricevute non è possibile valutare completamente tali progetti. ICOMOS considera che dettagli completi, inclusi valutazioni di impatto, devono essere trasmessi appena possibile per tutti i progetti delle infrastrutture. ICOMOS considera inoltre che, in funzione delle informazioni ricevute, potrebbe essere di aiuto l’invio di una missione di consulenti in loco per permettere agli esperti di ICOMOS di analizzare le misure di possibile mitigazione, con particolare riguardo a vibrazioni e allagamenti causate dalle costruzioni sotterranee.

4 Raccomandazioni
In base ai risultati dell’analisi dei problemi e della relativa documentazione disponibile, e considerando che il Comitato NON è stato informato dallo Stato Italiano su questi progetti, ICOMOS considera che esiste un’urgente necessità di ricevere ulteriori dettagliate informazioni sui suddetti progetti, inclusa adeguata documentazione tecnica e valutazione di impatto ambientale, così come misure di mitigazione per i progetti sotterranei, con particolare riguardo ai problemi di vibrazioni e allagamento, in modo da permettere che si possa definire una più dettagliata valutazione.
In relazione alle proposte di vendere monumenti importanti al settore privato, ICOMOS considera che ulteriori dettagli debbano essere forniti su una visione complessiva del patrimonio in relazione a come l’integrità di questi capolavori di architettura sarà mantenuta, e con specifici dettagli per ogni singolo monumento.
Infine, ICOMOS osserva che, in funzione degli ulteriori dettagli fornitigli, potrebbe essere auspicabile l’invio di una missione di Consulenza in loco per permettere ai relativi esperti un completo esame critico di questi complessi progetti e proposte.
A questo riguardo ICOMOS esprime la disponibilità e volontà ad assistere lo Stato Membro (Italia)

ICOMOS, Charenton-le-Pont
Maggio 2015

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