Nardella e i tunnel TAV fiorentini, una storia incredibile
Il Comitato No Tunnel TAV di Firenze ha visto le dichiarazioni del
sindaco Dario Nardella che domani, incontrando il ministro dei
trasporti Danilo Toninelli, chiederà di riprendere i lavori del
sottoattraversamento TAV. I motivi sono quelli sempre raccontati
-liberare i binari di superficie
per i treni regionali- cui non crede più nessuno, sicuramente
nemmeno Nardella che nell’estate del 2016 ebbe a dire chiaramente
che questa mastodontica opera era vecchia prima di nascere, costosa,
inutile, dannosa. Per comodità di tutti trascriviamo sotto il
discorso che il sindaco fece il 1 luglio e che si può trovare sul
Sito di Firenze.
Queste posizioni così violentemente ondivaghe gettano una triste ma
chiarificatrice luce sul disastro che si cela nei progetti
infrastrutturali della città: cambiamenti di idee così repentine
sono il segno che quanto si vorrebbe realizzare non è frutto di
alcuna progettazione urbana, né di attenzione alle necessità dei
cittadini, ma dell’asservimento a interessi estranei alla città.
Per quanto riguarda i tunnel TAV questi interessi in un primo momento
erano sicuramente del sistema delle cooperative vicine al PD, in un
secondo momento a Condotte d’Acqua SpA; nel frattempo entrambe le
società costruttrici hanno trovato il tempo di fallire, per cui ci
sarà solo da capire a chi si deve il favore di riprendere lavori che
sarebbe bene solo dimenticare.
Il Comitato ricorda al Ministro che non sarà nemmeno necessario fare
verifiche di costi benefici per questa opera; basta ricordare che si
è speso quasi un miliardo per realizzare il 20% di un’opera che
doveva costare 700 milioni. Proseguire vorrebbe dire spendere in un
inutile e dannoso buco 3 (o 4 o 5?) miliardi di euro.
Di seguito il discorso di Nardella del 1 luglio 2016
Comitato No Tunnel TAV Firenze
377 1064267
****
Il
Sito di Firenze - www.ilsitodifirenze.it
https://www.youtube.com/watch?time_continue=2&v=cw9rWxBEKEk
Pubblicato
il 1 lug 2016
Trascrizione
Per
quanto riguarda invece l'alta velocità, io sono d'accordo con
Francesco
Re.
Questo progetto di alta velocità che Ferrovie dello
Stato ha voluto fare in tutti i modi, oggi ancor più di ieri e,
voglio dire, sempre di più, appare inspiegabile.
E'
un grande spreco di denaro pubblico. Perché stiamo parlando di un
miliardo e mezzo di euro, un
miliardo e mezzo di euro, per risparmiare due minuti.
Perché
alla fine si risparmiano due minuti sulla tratta Roma-Bologna-Milano
dell'alta velocità.
Un
miliardo e mezzo di euro !
Un
progetto che appare inspiegabile sotto più punti di vista:
-
il primo. Si realizza un'altra stazione, qui c'è il doppione direi,
anche a proposito di Firenze
e il suo doppio, doppia stazione.
Non
si distrugge Santa (Maria) Novella, sarebbe un delitto, si tiene lì
e se ne fa un'altra, ma non a 5 km a 10 km, no, a mille metri, a
1500 metri, via, due chilometri, toh!
Lo
puoi fare a piedi, cioè nell'area dei Macelli dove ora c'è un
buco gigantesco -voi non potete vederlo perché tutto protetto, è
tutto chiuso- dove, ventiquattr'ore su ventiquattro, quattro pompe
idrovore portano l'acqua da un lato all'altro; perché è stato fatto
un pozzo di 25 metri, quindi si è presa la falda acquifera, quindi
ci sono quattro idrovore gigantesche che pompano l'acqua da un lato
all'altro della falda per consentire il flusso dell'acqua,
sotterraneo, per non interrompere la falda, con
tutte le problematiche per le terre di scavo, ecc
Questa
stazione nuova, la Stazione Foster, Architetto Foster, è destinata a
ospitare i treni alta velocità.
Questo
svuota Santa Maria Novella.
Ma
scusate, sapete quanta gente sale e scende da Santa Maria Novella
ogni anno a Firenze ?
Provate
a dire una cifra. Trentasei milioni di persone! Trentasei milioni di
persone, cioè praticamente dieci volte Parigi, sale e scende dalla
stazione Santa Maria Novella di Firenze.
Allora,
molti sono i cittadini, lavoratori, molti sono anche turisti, perché
la fortuna e la bellezza di alcune stazioni italiane, penso a Roma,
Firenze, Venezia, è che arrivano dentro i centri storici delle
città, ed è una cosa grandiosa. Grandiosa, perché va nel senso
proprio della eliminazione del mezzo privato e soprattutto
valorizzazione dei centri storici.
Immaginate,
no, se noi eliminiamo queste stazioni, questi porti di approdo
nei quali, delle città, ma come possiamo fare un discorso di
riqualificazione decente, di ripopolamento dei centri cittadini;
diventa contraddittorio, e quindi altera le scelte urbanistiche fatte
in questa città da molti anni.
Aggiungo
che la Stazione Foster prevede 25 mila metri quadri di commerciale,
cioè, più che una stazione è il più grande centro commerciale la
Toscana, è più grande dei Gigli.
Perché,
giustamente uno dice, come ripago l'investimento? Faccio 25mila metri
quadri, che sono quattro campi da calcio, forse anche di più, e li
affitto.
Il
risultato è di gran lunga peggiore della Stazione Tiburtina di Roma;
non so chi di voi è mai sceso alla StazioneTiburtina, sembra di
trovarsi, sapete, negli Emirati Arabi uniti dove ci sono queste
cattedrali nel deserto, ecco sembra di stare in un posto un po’
fantasmagorico.
Quindi
io credo che questo tema della stazione sia molto problematico.
In
più c'è un altro elemento: l'alta velocità è stata progettata
20 anni fa e ancora non è partito il cantiere veramente, perché se
cominciano a scavare a Campo di Marte e poi fra problemi giudiziari,
le terre di scavo che l'Enel non vuole la cava del
Valdarno, [confuso] non
ha ripreso la famosa trivella lì, come si chiama, MonnaLisa, che
però hanno cambiata quindi hanno speso altri soldi, hanno levato
Monna Lisa, ne hanno presa un'altra.
Ha
scusate, vent'anni fa, le nuove tecnologie oggi, con il controllo
digitale dei sistemi di trasporto, consente di gestire treni di alta
velocità a tre minuti l'uno dall'altro con i sistemi semaforici di
controllo digitale del traffico ferroviario, mentre vent'anni fa un
treno doveva viaggiare ad almeno 20-15 minuti di distanza dall'altro,
oggi vanno più o meno al ritmo delle metropolitane, tre minuti
bastano, di distanza. Questa cosa vuol dire, che la parità di
lunghezza di un binario, oggi tu puoi mettere molti più treni di
quanti non ne potevi mettere 15 anni fa;
viene meno
quindi anche un elemento strategico dell'alta velocità, come
ricordava Francesco Re, che era quello di far passare sotto terra i
treni di alta velocità per liberare i binari di superficie a favore
del trasporto regionale, quindi ci sono molti elementi che ci portano
a dire che quel progetto è vecchio prima ancora di essere
realizzato.
Il
punto qual è? io sono consapevole che sono state fatte delle
scelte, noi
siamo
arrivati anche quando le
scelte erano già fatte,
ma bisogna avere in certi casi anche coraggio non di lasciare le
opere a metà perché non c'è niente di più odioso d'Italia del non
finito. Noi siamo pieni di non finiti, Michelangelo il non finito lo
faceva perché lo voleva fare il non finito, noi siamo molto diversi
da Michelangelo Buonarroti, siamo i maestri del non finito nel senso
non c'è riuscito mai a finire le opere pubbliche, però al posto
del non finito forse ci sono ancora i margini, e penso che sia
suggestiva, affascinante la proposta di Francesco Re, ma ve ne
possono essere anche delle varianti, l’idea non di bloccare
l'opera e lasciare quel buco al Campo di Marte, ma di convertirla in
un uso che sia più economico, quindi spendere meno invece di quel
miliardo e mezzo di euro, che tenga conto dei progressi tecnologici
che sono stati fatti a distanza di 15 anni, che consentono di gestire
meglio il traffico ferroviario in superficie, perché soprattutto
possa intersecarsi con le esigenze della città che è quella di
riqualificare il centro e di usare le tranvie. Le tranvie arrivano
tutte a Santa Maria Novella, non arrivano tutte alla Stazione
Foster.
Io
da Santa Maria Novella prenderei il tram, da febbraio del 2018, per
andare in 15 minuti all'aeroporto.
Ora
siamo all'assurdo che dobbiamo dall’aeroporto venire a Santa Maria
Novella, prendere un altro mezzo, e Ferrovie dello Stato non ha
progettato la navetta che collega Santa Maria Novella con la Foster,
quindi devi inventarti un mezzo, il taxi? Assurdo, spendi 1 euro e
50 per il tram e poi devi spendere 7 euro per prendere un taxi.
L'autobus? E mettiamo il trasporto su gomma dove abbiamo voluto
levarlo?
Insomma
è un progetto nato male e che sta andando ancora peggio.
Io,
ho intenzione, insieme al Presidente Rossi, di proporre al governo, a
Ferrovie dello Stato, come mi pare anche ferrovie dello stato sia
disponibile a fare, una modifica, non per bloccare tutto, perché non
ha senso, ma per fare quest’opera, un'opera meno impattante, perché
comunque scavare in quel modo sotto Firenze rischia d’essere
inutile. Meno costoso, meno impattante. Meno costoso e più utile ai
cittadini, utilizzando dunque la stazione di Santa Maria Novella
che può continuare ad essere il cuore, visto che abbiamo qui nel
quartiere 2 una stazione di Campo di Marte che può essere
ristrutturata, riqualificata, per essere opera di servizio per molti
treni dell'alta velocità soprattutto quelli della dorsale diciamo
nordest che vanno nel veneto come già abbiamo in parte oggi e poi
la stazione di Rifredi e Santa Maria Novella, Campo di Marte e
Rifredi , sono le tre grandi stazioni della città metropolitana di
Firenze.
Non
c'è bisogno di spendere altri quattrini pubblici e fare qui, sì dei
doppioni inutili, io credo che, se gli spazi ci sono, ci possiamo
lavorare.
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