Emergono finalmente i danni dovuti ai tunnel TAV
Sul quotidiano La Nazione è finalmente apparso un articolo che parla di danni provocati dallo scavo dei tunnel del Passante TAV; lo denuncia un residente di viale Lavagnini che commenta come le offerte di risarcimento fatto da FSI siano praticamente simboliche.
Quel che dovrebbe inquietare tutti gli abitanti della città è quanto fatto capire al danneggiato dal tecnico che ha svolto i sopralluogo: “o accettavo [i 1200 euro proposti] o non avrei avuto nulla”. Sicuramente è una frase rituale detta a chiunque abbia subito danni perché poi le persone abbandonino ogni possibile contenzioso che vedrebbe una singola famiglia contro un soggetto economico come le FSI, Tutto ciò ricorda quanto già successo una ventina di anni fa nella zona delle Tre Pietre dove un edificio subì danni rilevanti, crepe “a fiore” tipiche dei movimenti della falda che i lavori dello scavalco avevano provocato. Ai residenti fu detto ripetutamente che se avessero denunciato quanto accaduto non avrebbero avuto nessun risarcimento. Si direbbe un comportamento minatorio e invitante all’omertà.
Evidentemente i tecnici che vanno a verificare i danni degli edifici sotto i quali sono passati gli scavi si limitano a verificare eventuali stuccamenti di crepe, sostituzione di mattonelle, imbiancature. Questi problemi sono solo la punta di un possibile iceberg negli edifici danneggiati, il problema della piccola crepa è insignificante, ma quali sono gli effetti sulla struttura? Quanto si è indebolito un edificio sottoposto allo stress degli scavi? Dopo quanti anni si vedranno eventuali danni dopo che le fondamenta entrano in contatto con l’acqua disturbata dagli scavi?
Nell’ultima assemblea pubblica, tenuta diversi mesi fa, in cui le Ferrovie hanno presentato i lavori del Passante TAV ai cittadini di Campo di Marte l’ingegner Rocca accennò a circa quaranta comunicazioni di danni; a parte quell’accenno nessuno mai ha parlato dei danni subiti fino ad oggi. Certamente se le modalità di comunicazione tra tecnici e cittadini sono quelle descritte dal sapore vagamente minatorio è difficile che poi una famiglia voglia affrontare una causa che si trascinerebbe a lungo e avrebbe costi proibitivi. Golia adesso sta avendo la meglio sui tanti piccoli David?
Un’ultima piccola cosa salta all’occhio: l’offerta iniziale di € 1200 è più che raddoppiata e le Ferrovie offrono 2600 euro. Non è un miracolo, è probabile che sia la paura dei costruttori di vedere le crepe di questo progetto plurimiliardario emergere dal sottosuolo alla luce del sole.
Comitato No Tunnel TAV Firenze
3 novembre 2025
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